ADVISOR

advisorLa figura dell’advisor (consigliere, consulente) negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più importante nel contesto economico, soprattutto per la sua quasi immancabile presenza nelle operazioni di finanza straordinaria che coinvolgono società quotate e non solo.
Non sono molti i soggetti in grado di mettere in campo l’expertise sufficiente per poter svolgere questo tipo di funzione e infatti si tratta solitamente di professionisti e/o società specializzate oppure di banche che dispongono di una divisione corporate banking e/o private equity.
L’intervento dell’advisor, lato sensu inteso, si colloca in un livello di complessità che caratterizza la struttura delle medie aziende che non consente loro di gestire in autonomia tutti i passaggi delle operazioni.
Ma quali sono le situazioni in cui è richiesto l’intervento di un advisor ? Una di queste è l’acquisizione di una società da parte di un’altra o la fusione (per incorporazione) di due (o più) società. Stiamo quindi parlando di operazioni straordinarie -di cui ci occuperemo più avanti- ovvero di M&A (Merger and Acquisition) nelle quali deve essere progettata e gestita l’integrazione di due strutture aziendali, un compito che presenta molteplici difficoltà in quanto implica la risoluzione di problemi di natura anche molto diversa (industriale, finanziario/contabile, di identità/filosofia aziendale ecc.), la cui complessità cresce con il crescere delle dimensioni dei soggetti coinvolti.
Un’operazione di fusione/acquisizione solitamente genera un’ulteriore occasione di intervento dell’advisor, ovvero quella riguardante le operazioni sul mercato dei capitali. Normalmente una società che ne acquisisce un’altra non dispone di tutte le risorse finanziarie necessarie per procedere: deve quindi ricorrere all’advisor che si incaricherà di studiare la soluzione più appropriata (aumento di capitale, emissione obbligazioni, finanziamento bancario, vendita di asset non strategici ecc.) per far fronte al problema.
L’advisor può inoltre intervenite in operazioni di ristrutturazione della struttura finanziaria di una società. Generalmente si tratta di aziende in difficoltà vicine a una situazione di insolvenza, ovvero di incapacità di far fronte agli impegni con i creditori. In questi casi l’advisor è chiamato ad assistere l’azienda stessa elaborando un piano che può prevedere l’utilizzo di strumenti finanziari evoluti come debtto-equity swaps oppure, più semplicemente, la ristrutturazione del debito mediante accordi con i creditori e la ricerca di investitori disposti a intervenire.
Infine la presenza dell’advisor può essere indispensabile nel momento in cui una società per azioni non quotata su di un mercato azionario decide di debuttare in borsa mediante il collocamento dei propri titoli con una IPO (Initial Public Offer). In questo caso l’advisor ha il compito di assistere la società nella fase di scelta dei soggetti che intervengono nell’operazione (il global coordinator, lo specialist ecc.) e di gestire il lavoro degli stessi durante il processo che porta al collocamento. …[Area riservata]

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